Si crea in me quella sensazione di eternità, le gocce del giorno terminano la loro scia, sulle orme della sera. Il tramonto si inerpica lieve fra le montagne, le tinge di blu, un blu oscuro. I prati sospingono le ombre sempre più lunghe. Non sono io ma sei tu a mancare, a generare la vacanza. Complice le brevi ore della sera che danzano sonnolenti tra le nubi piatte e chiare.
Cammino fra questi steli fragili come sono fragili queste mie dita che accarezzano l’erba senza strapparne nemmeno un ciuffo. Manchi fra questi fiori, fra un respiro e l’altro.
Mi ricordi l’infinito.
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Passeggiata di sera
